Sciopero nazionale dei medici: a rischio visite specialistiche. La situazione in Campania

In Campania si prevede un'ampia adesione allo sciopero nazionale del 20 novembre, che coinvolge medici, infermieri e altre professioni sanitarie

Sciopero del Personale Medico – Sanitario – Il 20 novembre 2024, medici, infermieri e altri professionisti sanitari di tutta Italia incrociano le braccia in uno sciopero nazionale di 24 ore. L’agitazione mette a rischio oltre 1,2 milioni di prestazioni sanitarie, tra cui circa 15.000 interventi chirurgici e 100.000 visite specialistiche. Sono comunque garantiti i servizi di emergenza e urgenza.

Come sottolineato dall’Agenzia ANSA, la protesta è promossa da Anaao Assomed, Cimo-Fesmed, Nursing Up e altre sigle sindacali, che sottolineano l’importanza di affrontare temi chiave come la carenza di personale, condizioni lavorative inadeguate, la mancata detassazione delle indennità, e un insufficiente rinnovo dei contratti collettivi nazionali. Secondo i sindacati, il personale sanitario vive una situazione di sovraccarico e demotivazione, acuita da un’insufficiente valorizzazione economica e professionale. Tra il 2015 e il 2022, i salari reali dei medici ospedalieri sono calati del 6,1%, mentre l’inflazione è cresciuta di oltre il 16% nello stesso periodo.

Le motivazioni mosse dai sindacati

Un altro punto di frizione è l’assenza di investimenti strutturali nel sistema sanitario pubblico, che rischia di perdere competitività rispetto al settore privato. I fondi assegnati spesso restano bloccati a livello regionale, rallentando l’attuazione di misure necessarie come l’assunzione di nuovo personale. Inoltre, i professionisti segnalano una gestione insufficiente delle responsabilità legali e la mancanza di norme per garantire sicurezza negli ospedali.

La situazione in Campania

In Campania si prevede un’ampia adesione allo sciopero nazionale del 20 novembre, che coinvolge medici, infermieri e altre professioni sanitarie. La nostra regione è tra quelle più colpite dalla crisi del settore sanitario, con una carenza cronica di personale e un incremento delle aggressioni verso gli operatori sanitari, in particolare a Napoli e nelle altre province. I turni massacranti, le ferie negate e la mancanza di risorse adeguate aggravano ulteriormente la situazione, spingendo i lavoratori a unirsi alla protesta per chiedere un miglioramento delle condizioni lavorative e maggiori fondi per la sanità pubblica.

Fonti: ANSA e IL MESSAGGERO

Maria Iemmino Pellegrino

Dal Giornalismo alla Comunicazione a 360°. Fin dall'inizio della mia carriera ho sempre cercato di unire le mie più grandi passioni e di farle confluire in un unico universo fatto di parole, frasi e idee.