In occasione della campagna di sensibilizzazione dedicata alla “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che si terrà Lunedì 25 novembre a Salerno l’iniziativa mira ad analizzare il fenomeno della violenza di genere e a promuovere il supporto alle vittime, coinvolgendo istituzioni locali, accademici, associazioni e artisti.
Tuttavia, l’evento si svolge in un contesto allarmante.
Recenti fatti di cronaca registrati nella sola giornata di oggi (22/11/2024):
LINK NEWS – il fermo di un 49enne a Salerno accusato di violenze sulla moglie, evidenziano la gravità della situazione
LINK NEWS – Della tragedia a Napoli donna di 52 anni caduta dal 30° piano dell’Hotel Ambassador in via Medina, perdendo la vita al nono piano dell’edificio.
LINK NEWS – della Docente aggredita a Castellammare di Stabia.
LINK NEWS – dell’uomo 49enne di Cava de’ Tirreni arrestato con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie.
LINK NEWS – del giovane di 20 anni residente nel casertano fermato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, dopo un episodio di aggressione contro la nonna 70enne, con cui vive.
LINK NEWS – dell’arresto del 26enne del posto con l’accusa di atti persecutori e danneggiamento ai danni di una vicina di casa:
LINK NEWS – ed infine dell’uomo di 36 anni, accusato di maltrattamenti contro familiari, atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti della sua ex convivente.
Sono notizie pubblicate in una sola giornata, dati sconvolgenti, dove dietro ogni denuncia si nasconde una storia di dolore che richiede ascolto, protezione e giustizia.
È sconvolgente pensare che, mentre si organizzano eventi su questa tematica, continuino a emergere episodi di violenza domestica.
Le mura domestiche, che dovrebbero rappresentare un rifugio sicuro, spesso diventano luoghi di paura e sofferenza.
La violenza domestica è un problema profondo che necessita di interventi strutturali e coordinati. Punire i colpevoli non basta: è essenziale prevenire, educare e garantire rifugi sicuri per le vittime. Iniziative come quella promossa a Salerno sono cruciali per sensibilizzare l’opinione pubblica, ma devono essere accompagnate da risorse adeguate, politiche efficaci e un impegno collettivo per contrastare il problema alla radice.