Sala Consilina – Nel cuore del Cilento, il “Progetto Sveva” rappresenta un esempio straordinario di integrazione e supporto sociale. Promosso dalla Cooperativa sociale Il Sentiero, l’iniziativa coinvolge donne migranti provenienti da diverse parti del mondo, che creano turbanti e copricapo per donne con malattie oncologiche. Un progetto che non solo dona speranza a chi affronta la malattia, ma valorizza anche competenze e storie personali di chi ha lasciato il proprio Paese in cerca di un futuro migliore.
Progetto Sveva, quando la moda incontra l’inclusione
Il Progetto Sveva è un’iniziativa di solidarietà che unisce donne migranti e pazienti oncologiche. Promosso dalla Cooperativa Sociale Il Sentiero, nasce nell’ambito dei progetti SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) e prevede la realizzazione di turbanti e copricapo da parte di donne provenienti da paesi come Ucraina, Nigeria, Costa d’Avorio, Camerun, Afghanistan e Guinea. Questi accessori, creati in laboratori di sartoria a Sala Consilina e Bellosguardo, sono realizzati con tessuti ipoallergenici, antimicrobici e colorati, ideali per le donne che affrontano la chemioterapia.
Il progetto, avviato per la prima volta nel 2017 e interrotto dalla pandemia, è stato rilanciato grazie al lavoro della stilista Ylenia Di Filippo. Come scrive l’Agenzia ANSA, il programma solidale è dedicato alla memoria di Sveva Ferraioli, una figura simbolo di umanità e vicinanza ai migranti. I modelli vengono donati ad associazioni come “Crescere in Rosa”, che supportano donne colpite da cancro.
L’iniziativa è stata presentata con un défilé il 15 dicembre 2023, in cui le donne migranti e volontarie del Servizio Civile Universale hanno sfilato, testimoniando la forza dell’accoglienza e l’importanza della restituzione sociale. Progetti simili sono nati in varie parti del mondo, a dimostrazione di come il connubio tra artigianato e solidarietà possa fare la differenza.
Tali opere di artigianato non si limitano a soddisfare un bisogno pratico, ma rafforzano il senso di comunità e di solidarietà, dimostrando che l’inclusione sociale e la creatività possono diventare strumenti potentissimi di cambiamento.