Ddl Sicurezza: nuove proteste nel cuore di Salerno

Sindacati come CGIL e UIL hanno definito il Ddl un pericolo per la vita democratica, accusando il governo di criminalizzare il dissenso pacifico

Il nuovo Ddl Sicurezza, approvato alla Camera il 18 settembre 2024, introduce disposizioni mirate a rafforzare il controllo sociale, ma ha suscitato forti critiche da parte di sindacati e associazioni civili. Presentato come una risposta al bisogno di sicurezza, il testo legislativo è visto da molti come un attacco ai diritti democratici.

I sindacati non ci stanno e continuano a far sentire la propria voce, anche e soprattutto alla luce della “scarsa sicurezza” in cui quotidianamente sono costretti a vivere, studiare e lavorare molte figure di questo Paese, primo esempio fra tutti, la caduta del Pino all’Università degli Studi di Salerno.

Le misure principali

Manifestazioni e blocchi stradali: Sanzioni fino a due anni di reclusione per blocchi stradali o ferroviari organizzati durante proteste.

Occupazione abusiva: Nuove pene che prevedono da 2 a 7 anni di carcere per chi occupa immobili a scopo abitativo.

Cannabis light: Equiparazione della cannabis light con THC sopra lo 0,2% alle droghe stupefacenti, con ripercussioni sull’industria legale di settore.

Proteste nei centri di detenzione e carceri: Pene severe, fino a 20 anni, per partecipanti a rivolte in centri per migranti o istituti penitenziari.

Un dibattito acceso

Sindacati come CGIL e UIL hanno definito il Ddl un pericolo per la vita democratica, accusando il governo di criminalizzare il dissenso pacifico e di limitare la libertà di manifestazione. Continuano dunque le proteste in piazza, che nei prossimi giorni sfoceranno in nuovi blocchi del trasporto pubblico regionale e locale.

Maria Iemmino Pellegrino

Dal Giornalismo alla Comunicazione a 360°. Fin dall'inizio della mia carriera ho sempre cercato di unire le mie più grandi passioni e di farle confluire in un unico universo fatto di parole, frasi e idee.