Il Museo Nazionale Australiano di Canberra (NMA) ha inaugurato ufficialmente la mostra “Pompei: La città perduta”, dedicata al sito archeologico patrimonio UNESCO, distrutto dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. ma reso immortale dalla sua straordinaria conservazione.
Come riporta ildenaro.it, la cerimonia di apertura ha visto la partecipazione di una platea variegata, tra cui la Governatrice Generale del Commonwealth australiano, l’On. Sam Mostyn, rappresentanti della comunità diplomatica locale e membri della società civile di Canberra. Dall’Italia sono arrivate tre funzionarie del Parco Archeologico di Pompei, incaricate dei progetti educativi e della promozione internazionale.
L’ambasciatore d’Italia in Australia, Paolo Crudele, su invito della direttrice del Museo Nazionale Katherine McMahon, ha accolto gli ospiti e inaugurato ufficialmente l’esposizione, visitabile fino a maggio 2024. La mostra presenta 90 oggetti unici provenienti dal Parco Archeologico di Pompei e dal Grand Palais Immersif di Parigi, offrendo uno spaccato della vita pubblica e privata, dei rituali e delle norme sociali della città vesuviana, che un tempo rappresentava un crocevia multiculturale di merci, idee e persone nel Mediterraneo.
Un viaggio multisensoriale attraverso Pompei
Il percorso espositivo combina reperti di grande valore storico e artistico con un’esperienza immersiva, che cattura i visitatori attraverso giochi di luci, suoni e momenti ricreativi dell’eruzione vulcanica che segnò il destino della città. Affreschi, mosaici e statue testimoniano la ricchezza culturale e artistica di Pompei, influenzata dalla tradizione greco-romana, ma anche la sua innovativa concezione architettonica e sociale.
L’Ambasciata d’Italia in Australia ha sostenuto l’organizzazione di questa iniziativa culturale e promuoverà un ciclo di eventi collaterali, tra cui un panel scientifico-divulgativo sulla città antica.
Le parole dell’ambasciatore Paolo Crudele
«È per me un onore e un immenso piacere inaugurare questa straordinaria mostra, supportata dall’Ambasciata d’Italia. Pompei rappresenta una testimonianza unica di grandezza, eternità e fragilità», ha dichiarato l’ambasciatore Crudele. «I suoi affreschi, mosaici e statue ci raccontano una cultura artistica profondamente influenzata dalla tradizione greco-romana, mentre il suo modello urbanistico continua a ispirare molte città contemporanee. Attraverso questa iniziativa celebriamo il “vivere all’italiana”, che unisce il nostro glorioso passato a una visione globale e condivisa per il futuro».
La mostra “Pompei: La città perduta” si preannuncia come un’occasione imperdibile per esplorare la bellezza e la complessità di una delle civiltà più affascinanti della storia.