Sequestrati centinaia di botti illegali a Gragnano: padre e figlio arrestati per detenzione di materiale esplosivo
Un’operazione dei Carabinieri della sezione operativa di Castellammare di Stabia ha portato alla scoperta di un ingente deposito di fuochi d’artificio illegali in un garage di un’abitazione a Gragnano, nel comune campano di Gragnano. Nell’immobile, situato in via Madonna delle Grazie, i militari hanno rinvenuto una vasta quantità di materiale per la fabbricazione di botti, tra cui 28 cipolle, 204 “lupi”, 1 “rendino” e 1170 cilindri di cartone pressato, tutti pronti per essere “farciti” con polvere pirica.
Il deposito, privo di qualsiasi misura di sicurezza, è stato messo sotto sequestro dagli artificieri del Comando Provinciale di Napoli, che hanno provveduto alla messa in sicurezza del materiale. Due persone, padre e figlio di 55 e 23 anni, sono state arrestate con l’accusa di detenzione illegale di materiale esplosivo e sono ora agli arresti domiciliari.
L’operazione evidenzia la pericolosità della produzione clandestina di botti illegali, che, oltre a rappresentare un rischio per l’incolumità pubblica, è severamente punita dalla legge.
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Terzigno: violenza in casa. Carabinieri arrestano 29enne
Una mamma chiama la Stazione Carabinieri di Terzigno, sfinita. Il figlio 29enne che vive con lei è fuori di sé. Ha fumato crack, di nuovo, ed è aggressivo contro lei ed il marito.
I militari si precipitano a casa di quella famiglia inchiodata ad una sventura tale e tentano di calmare il figlio, prima di procedere agli accertamenti.
Lui però non comprende cosa rischia e, nonostante sia davanti ai militari, si scaglia contro la madre minacciandola di ucciderla.
Il 29enne viene così bloccato e tratto in arresto.
In caserma viene ricostruito cosa hanno subìto in passato i suoi familiari e le righe della querela si riempiono di minacce di morte, schiaffi, spintoni, parolacce, furti di denaro in casa, o richieste di soldi sotto minaccia, lunghi coltelli puntati addosso, mobili rotti a pugni. Tutto per due anni lunghissimi.
Ieri, quei genitori non ce l’hanno fatta più ed hanno preso la decisione di chiedere aiuto, per salvarsi, e forse anche per salvare il figlio dalla schiavitù del crack.
Il 29enne adesso è in carcere. A processo risponderà di maltrattamenti verso familiari ed estorsione.
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Portici: Arrestati per tentata estorsione con metodo mafioso
Per delega del Procuratore Distrettuale di Napoli, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Portici hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due persone accusate di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Gli indagati sono accusati di aver minacciato ripetutamente il titolare di un ristorante di Portici, estorcendogli il pagamento di una tangente per permettergli di continuare la sua attività.
L’ordinanza cautelare è stata emessa durante le indagini preliminari, e i destinatari della misura sono considerati presunti innocenti fino a eventuale sentenza definitiva, con la possibilità di impugnare il provvedimento.
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Trecase e Torre Annunziata: spaccio di droga, due a arresti e due denunce. Coinvolto anche un 14enne
A Trecase, i Carabinieri della locale stazione hanno denunciato due persone, di 14 e 28 anni, per spaccio di droga. Durante una perquisizione nella loro abitazione, sono stati trovati 11 grammi di marijuana e una stecca di hashish.
Il 28enne, già ai domiciliari, è stato trovato con un coltello intriso di stupefacente e un bilancino elettronico sul tavolo della cucina. Entrambi dovranno rispondere di detenzione di droga a fini di spaccio.
Stessa accusa per due giovani, E. C., nato a Torre Annunziata il 29 maggio 2001 23enne e S. F., nato a Torre Annunziata il 2 marzo 2002, 22enne.
I Carabinieri della sezione operativa hanno trovato 44 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e 440 euro in contante, ritenuti provento illecito.
I due sono stati arrestati: il 22enne è stato portato in carcere, mentre il 23enne è stato posto ai domiciliari.