Sono 14 i tifosi accusati delle violenze e degli scontri scoppiati il 4 dicembre 2023 durante la partita Casertana-Foggia. Oggi dovranno comparire davanti al gup di Santa Maria Capua Vetere, che deciderà sul loro rinvio a giudizio.
Le accuse
Gli indagati sono accusati di aver sfondato un cancello per accedere al campo, invadendolo e tentando di raggiungere la curva degli avversari, scatenando scontri durati circa 40 minuti. Tra i coinvolti, 8 tifosi della Casertana – Salvatore Fedele, Lorenzo Russo, Ciro Fiore, Maurizio Gatto, Benito Isone, Giuseppe Farina, Dinis Yuvchyk, Lorenzo Lubrano – e 6 sostenitori del Foggia: Daniele Leone, Mario Domenico Russo, Francesco Berlingieri, Sergio Perekhidko, Roberto Braccio e Antonio Turi.
In particolare, Dinis Yuvchyk è accusato anche di aver provocato lesioni personali a cinque agenti di polizia del commissariato di Marcianise.
La ricostruzione degli eventi
Gli episodi di violenza si sono verificati durante l’intervallo della partita, causando un ritardo di oltre 40 minuti nella ripresa del match. Tifosi di entrambe le squadre avrebbero introdotto fumogeni e petardi, eludendo i controlli degli steward. Hanno lanciato pietre, oggetti e persino pezzi di calcestruzzo staccati dagli spalti e dai bagni.
Parte della tifoseria casertana è riuscita a forzare un cancello e a invadere il campo, nel tentativo di raggiungere il settore ospiti. Sei operatori di polizia hanno riportato ferite durante i tafferugli, ma non si sono registrati feriti tra gli spettatori grazie all’intervento delle forze dell’ordine.
Le indagini e il DASPO
Le indagini condotte dalla D.I.G.O.S. delle Questure di Caserta e Foggia hanno permesso di identificare gli indagati, accusati di reati quali scavalcamento, lancio e porto di oggetti contundenti, travisamento del volto e danneggiamento aggravato.
Nei confronti dei coinvolti sono già state avviate le procedure per l’emissione dei provvedimenti di divieto di accesso agli eventi sportivi (DASPO).
