Anche quest’anno il turismo si conferma il principale motore economico del Sud Italia. Puglia, Sardegna e Campania figurano tra le prime 30 regioni più competitive sulle 98 analizzate in Italia, Spagna, Francia e Germania. A evidenziarlo è il recente rapporto di SRM – Intesa Sanpaolo sul turismo nel Mezzogiorno, che sottolinea il grande potenziale dell’area come destinazione di rilievo, pur mettendo in luce la necessità di ulteriori investimenti per consolidare e migliorare questa posizione.
Numeri e tendenze del turismo nel Sud Italia
Nel 2025, il Mezzogiorno ha registrato oltre 86,1 milioni di pernottamenti, pari al 19% del totale nazionale. La permanenza media dei visitatori è di circa 3,5 giorni, un dato che conferma la forte stagionalità del turismo nella regione, con il 76,8% delle presenze concentrate nei mesi estivi. Questo scenario evidenzia un significativo margine di miglioramento nella destagionalizzazione dell’offerta, con opportunità di crescita per il turismo durante tutto l’anno, inclusa la cosiddetta “silver economy”.
Secondo i dati Istat elaborati dal Centro Studi di Intesa Sanpaolo, il turismo contribuisce al 6% del PIL nazionale e, considerando anche l’indotto, questa percentuale sale all’11%. Il Mezzogiorno gioca un ruolo chiave, con un valore aggiunto pari al 25% del PIL nazionale.
Turismo internazionale e prospettive di crescita
Le presenze straniere rappresentano il 38,9% del totale, un dato che, sebbene in crescita per effetto del Giubileo del 2025, non ha ancora recuperato completamente i livelli pre-pandemia. Questo aspetto sottolinea l’importanza di strategie mirate per rafforzare il turismo internazionale, un settore cruciale per la crescita economica.
L’offerta ricettiva del Sud Italia è solida, con una capacità di posti letto che rappresenta il 28,8% del totale nazionale. Le strutture di alta gamma, tra cui hotel a 4 e 5 stelle, costituiscono il 37,9% dell’offerta alberghiera, mentre il settore extra-alberghiero copre il 23,1% della disponibilità nazionale.
Il valore aggiunto generato dal turismo nel Mezzogiorno ammonta a 24,9 miliardi di euro, pari al 24% del totale nazionale. Le previsioni per il 2025 sono positive, con una crescita stimata del 2,8% rispetto al 2019, raggiungendo quasi 89 milioni di pernottamenti. Anche la domanda internazionale è prevista in forte aumento, con un incremento del 4,5% rispetto a due anni fa e valori superiori ai livelli pre-pandemia.
Focus sulla Campania e Napoli
Il turismo campano, in particolare quello napoletano, è ben posizionato a livello europeo ma presenta ancora margini di miglioramento. Lo scenario di base prevede il mantenimento dell’attuale trend di crescita, con un 2025 trainato principalmente dal turismo internazionale, a meno di eventuali instabilità geopolitiche o economiche globali.
La ripresa del settore si sta consolidando, ma diventa sempre più essenziale puntare su nuovi driver di sviluppo. Le imprese dovranno investire in digitalizzazione e sostenibilità ambientale (obiettivi ESG), oltre a rafforzare la formazione e la professionalità del personale.
Parallelamente, sarà fondamentale attuare politiche territoriali che valorizzino il sistema turistico attrattivo della Campania e della città di Napoli, favorendo una gestione efficace dei flussi turistici. La governance pubblica dovrà lavorare in sinergia per garantire una crescita sostenibile, in grado di massimizzare l’impatto socioeconomico sul territorio senza compromettere la vivibilità delle destinazioni turistiche.