Dicembre 2023, in una cittadina di provincia, Rela è una donna di mezza età che vive una vita grigia, segnata dalla solitudine e dalla routine.
È introversa, spesso persa nei suoi pensieri, e porta con sé una sensibilità acuta che le rende difficile vivere il mondo che la circonda.
Non ha figli, non si è mai innamorata e il rapporto con l’amica di lunga data, Maddalena, è fatto più di scontri che di affetto.
Nonostante una laurea e una passione per la lettura, da vent’anni lavora come addetta alle pulizie, un lavoro che svolge con una sorta di distacco emotivo.
La sua mente è spesso lontana, a riflettere sul passato o a pensare ai suoi tre gatti, che sono la sua unica compagnia costante. Inoltre, da anni è volontaria in un gattile, un piccolo rifugio che, pur essendo un luogo di sofferenza e attesa, è per lei un balsamo sottile, l’unico spazio in cui riesce a sentirsi viva.
Ma quando, su internet, apprende della brutale storia di Leone, un cucciolo di gatto scuoiato vivo e trovato agonizzante a Ponti il suo mondo si scuote.
La sofferenza del piccolo animale la colpisce profondamente, come una ferita che non riesce a chiudersi. Segue il caso con un’angoscia crescente, e quando Leone muore dopo giorni di agonia, il suo dolore è straziante. È come se una parte di lei fosse morta con lui.
Inizia a scivolare in uno stato di prostrazione, come se la speranza fosse svanita per sempre.
La sua vita, una volta piena di promesse, sembra ora immersa in una nebbia densa e impenetrabile.
Eppure, proprio quando la rassegnazione rischia di prendere il sopravvento, Maddalena, una presenza costante nella sua vita, appare come una sponda sicura in mezzo alla tempesta.
Non è un’amica ritrovata, ma una figura che da sempre fa parte della sua esistenza, una confidente silenziosa, pronta a tenerle la mano anche nei momenti più bui.
Poi c’è Duccio. L’incontro con lui, però, non è casuale. È il veterinario che ha curato Leone, l’animale che aveva legato la sua vita a quella di qualcun altro. È grazie a Leone che il cammino di Rela e Duccio si incrocia, e con lui, una nuova possibilità si fa strada, come una luce che rinasce.
Lentamente, e con molta fatica, Rela riesce a rialzarsi, trovando forza e conforto nella connessione con queste persone, ma soprattutto nel ricordo di Leone.
Il piccolo gattino, con la sua sofferenza e il suo coraggio, diventa per lei un simbolo di speranza, una luce che le indica che, anche nei momenti più bui, è possibile ricominciare.
Con un taglio originale, il romanzo si inserisce nel trend “gattofilo” e si propone come una riflessione sull’umanità e sull’importanza di non perdere mai la speranza, anche nei momenti più bui.
La storia di Leone e di Rela ci invita a riflettere sul valore della vita, sull’importanza di non perdere mai la speranza e sull’empatia che può unire le creature, indipendentemente dalla specie.
Un racconto che emoziona e che, con il suo messaggio di speranza, ci ricorda che, anche quando tutto sembra perduto, c’è sempre un modo per ricominciare.
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L’autrice
Erica Delis (pseudonimo di Federica Depaolis) vive e lavora a Firenze; è bibliotecaria e bibliografa, autrice dei repertori bibliografici dedicati a Indro Montanelli, Dacia Maraini, Manlio Cancogni, Emma Perodi (Bibliografia e Informazione) e di vari saggi tra cui Tra i libri di Indro: percorsi in cerca di una biblioteca d’autore (Bibliografia e Informazione), Emma Perodi: la vita attraverso le lettere (Edizioni dell’Assemblea), Un editore e le sue idee: Enrico Bemporad e la prima Fiera internazionale del libro di Firenze (Bibliohaus).
È vicepresidente della Fondazione Montanelli Bassi di Fucecchio (Fi) e collaboratrice delle riviste Charta, Erba d’Arno e Culture Digitali.