Oggi, sabato 22 marzo, e domani, domenica 23 marzo 2025, tornano le Giornate FAI di Primavera, l’evento che permette di visitare luoghi storici spesso chiusi al pubblico. In Campania, sono previste oltre 40 aperture straordinarie, tra palazzi storici, ville, giardini e siti archeologici.
I luoghi visitabili a Napoli
Mausoleo Schilizzi (Posillipo) – Monumento funebre in stile neogotico, generalmente non accessibile al pubblico.
Villa Rosebery (Posillipo) – Una delle residenze ufficiali del Presidente della Repubblica, affacciata sul Golfo di Napoli.
Palazzo d’Avalos – Un gioiello del Rinascimento napoletano, situato nel cuore della città.
Banca d’Italia – Apertura eccezionale della sede napoletana, con la possibilità di ammirare interni storici e opere d’arte.
Le aperture nelle altre province campane
Avellino:
Borgo di Montefusco – Un affascinante borgo medievale ricco di storia.
Abbazia del Goleto – Complesso monastico con un suggestivo mix di architettura romanica e gotica.
Benevento:
Campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta – Accesso speciale con vista panoramica sulla città.
Complesso di Sant’Agostino e Museo Digitale – Percorso tra arte e tecnologia in un ambiente storico.
Caserta:
Palazzo Ducale di Parete – Residenza storica della nobiltà locale.
Acquedotto Carolino – Imponente opera borbonica, riconosciuta come Patrimonio UNESCO.
Salerno:
Giardino della Minerva – Antico orto botanico della Scuola Medica Salernitana.
Complesso Monumentale di Santa Sofia – Spazio espositivo di grande interesse storico e artistico.
Informazioni utili per la visita
Date e orari: sabato 22 e domenica 23 marzo 2025, con orari variabili a seconda del sito.
Contributo: ingresso con donazione libera, a sostegno delle attività del FAI.
Prenotazioni: per alcune visite potrebbe essere necessaria la prenotazione o l’iscrizione al FAI.
Per l’elenco completo delle aperture e i dettagli sulle modalità di accesso, visita il sito ufficiale del FAI:
www.fondoambiente.it.
Le Giornate FAI di Primavera sono un’occasione unica per scoprire il patrimonio culturale e paesaggistico italiano, grazie all’impegno dei volontari del FAI e alla partecipazione di tutti i cittadini.