Angri. Centro anziani chiuso per rissa: parlano Russo e D’Aniello

Da circa tre anni quindi la diaspora tra “i capelli bianchi” è culminata, anche con l’azione dei singoli come più volte avviene contestualmente, con la poco edificante decisione di chiudere il centro di aggregazione

Angri servizi sociali e politiche scolastiche
Angri servizi sociali e politiche scolastiche

Anziani intemperanti pronti a marcare il loro territorio. Nuova rissa al centro anziani di Via Colombo. L’ennesimo episodio di tensione ha convinto il commissario prefettizio a chiudere a tempo indeterminato la struttura. Il prefetto Valeri aveva già precedentemente ammonito tutti gli attori del centro, rimuovendo anche il commissario nominato dall’amministrazione Ferraioli incaricando il funzionario comunale Alfonso Toscano di seguire la tribolata vicenda. Una vicenda culminata con un nuovo alterco tra le fazioni che avrebbe dato vita a nuovi episodi d’intolleranza tra i diversi soggetti che frequentano la struttura da tempo al centro di una incomprensibile contrapposizione degenerata spesso con litigi tra gli stessi anziani.

Forti contrapposzioni politiche

Una contrapposizione alimentata anche da “simpatie politiche” dei due gruppi di anziani divisi tra le due ultime amministrazioni comunali che si sono succedute fino all’avvento del commissario prefettizio. Da circa tre anni quindi la diaspora tra “i capelli bianchi” è culminata, anche con l’azione dei singoli come più volte avviene contestualmente, con la poco edificante decisione di chiudere il centro di aggregazione lasciando gli arzilli nonni davanti ai cancelli della struttura e senza un riparo, messi in “castigo” per le loro continue intemperanze nonostante le sollecite ammonizioni del prefetto Valeri che ha disposto l’ordinanza di chiusura del plesso. La struttura resterà dunque chiuso a tempo indeterminato e sarà, quasi certamente, la prossima amministrazione comunale a decidere le nuove modalità di gestione del centro.

La storia del Centro Anziani

Inaugurato nel marzo del 2011 il Centro Diurno per Anziani fu voluto fortemente dall’amministrazione comunale di Pasquale Mauri che tagliò il nastro insieme all’assessore alle Politiche Sociali di allora Mariella Russo. A disposizione degli anziani, che traslocavano da Via Amendola alla struttura una volta sede dell’asilo nido comunale, un’ampia sala da ballo, una cucina, e degli spazi liberi per le attività ricreative entusiasti per l’apertura del Centro progettato sulle specifiche esigenze della loro età. La gestione della struttura fu affidata direttamente agli anziani.

Con il cambio di vertice dell’amministrazione comunale i primi problemi culminati con la chiusura a tempo indeterminato. “Negli ultimi cinque anni sono state marcate le ingerenze dell’amministrazione comunale sulla gestione del centro compromettendo gli equilibri e tutte le dinamiche interni” dice Mariella Russo, l’ex assessore alle politiche sociali. “Auspico – continua Russo – che per il futuro si possa avere una nuova visione complessiva del centro, avulso da ogni possibile strumentalizzazione politica e di facciata e che metta in primo piano il bene degli anziani”.

“Sono molto rammaricata della chiusura del Centro Anziani, ma nel contempo credo che il Commissario abbia fatto una scelta giusta anche se momentanea” dice l’assessore delegato, sospeso sub judice, Maria D’Aniello. “Il Centro Anziani è stato creato per dare svago, allegria e aggregazione agli anziani del nostro territorio ma si è trasformato, da tempo, in un luogo di tensione e litigi, che non giova certamente a nessuno. Più volte ho spiegato loro che nessuno deve prevalere sull’altro per la conquista di un diritto che realmente è già di tutti. Il Centro non deve essere snaturato dalla sua funzione sociale, strumentalizzato da chi non vuole operare in modo corretto e democratico. Il mio auspicio è che presto si riesca a trovare una soluzione nell’interesse di tutti, ma soprattutto fuori la politica dal Centro, gli anziani sono persone e non numeri” conclude Maria D’Aniello.

Redazione

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