Incontro con il sindaco di Angri, la comandante della polizia locale e alcuni titolari di bar, in vista della ripartenza del 4 maggio. La riunione, coordinata da Aldo Severino presidente Confesercenti Angri, si è tenuta, nell’area antistante la Casa Comunale. Molti sono stati i titolari di bar a rivolgersi al responsabile della delegazione territoriale dell’associazione di categoria, per meglio coordinare e organizzare l’apertura delle attività, oltre che per quelle già operative cui è concesso di fare consegne a domicilio, anche per quelle che dal 4 maggio potranno, se non verrà pubblicato altro decreto, fare anche servizio d’asporto.
Grande disponibilità è venuta dal sindaco Cosimo Ferraioli e dalla comandante, Tenente Colonnello Anna Galasso che, con dovizia di particolari ed estrema precisione, ha illustrato l’ordinanza a cui si deve fare riferimento per non incorrere in sanzioni o addirittura vedersi vietata l’apertura. Alla riunione era presente anche l’assessore al commercio Maria D’Aniello.
I criteri.
La comandante ha dettato i criteri da seguire partendo dalla certificazione della disinfezione dei locali interessati, che deve essere rilasciata da azienda autorizzata, al registro della sanificazione quotidiana, all’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale sia per i titolari che per il dipendenti, fino al rispetto delle distanze di sicurezza. Il certificato di disinfezione degli ambienti deputati all’attività deve essere esposto all’esterno e a vista dell’utenza.
Insomma una vera e propria lezione sulle disposizioni del protocollo di sicurezza sanitaria della regione Campania la quale si va ad aggiungere al grande lavoro che la comandante con i suoi agenti sta facendo sul territorio in questo periodo di emergenza.
Le misure proposte.
Per molti questo incontro è stato propedeutico alla creazione di un gruppo di coordinamento del settore bar, per meglio ovviare a problematiche che possono sorgere e che, se affrontate insieme, risolte con più incisività. Se non cambiano gli scenari quindi, dal 4 maggio, bar, ristoranti e servizi di ristorazione potranno effettuare la vendita di prodotti in modalità d’asporto, ma come per il servizio a domicilio, dovranno essere applicate tutte le norme sanitarie di legge, onde evitare false partenze.
Aldo Severino.