Quasi un milione e mezzo di fondi Covid arrivati da due mesi, e il Comune ancora non delibera il loro stanziamento. “E’ dal 9 agosto che il Governo ha inviato al Comune di Scafati circa 1,4 milioni di euro per i cittadini in difficoltà, ma ad oggi ancora non è chiaro quando potranno beneficiarne, a differenza dei comuni limitrofi” spiega il consigliere di minoranza Giuseppe Sarconio. Nel dettaglio, a Palazzo Mayer sono arrivati quasi 900 mila euro dal “fondo per la solidarietà alimentare” e 500 mila euro dal “fondo per la concessione di riduzione Tari” destinati alle attività economiche chiuse durante l’emergenza Covid. “Bisogna far presto, questi fondi possono essere utilizzati per i bonus spesa, ma anche per il pagamento delle utenze, del canone di locazione – aggiunge Sarconio – Mentre i 500 mila euro sono destinati alle attività commerciali che hanno subito le lunghe chiusure. Anche qui non si sa come vogliono gestirli, a chi darli, come darli e quando darli. Che dire la delusione è tanta per come trattano la città e i cittadini”. Dalla mancata distribuzione dei fondi Covid, alla mancata approvazione del Bilancio Consolidato, approvato già in Giunta, ma in forte ritardo per la ratifica in Consiglio Comunale. Una scadenza da assolvere antro lo scorso 30 settembre, e sulla quale pesa la cronica carenza di personale che attanaglia l’Ente. “Sapevano che per avere il via libera per le assunzioni era necessario approvare anche il bilancio consolidato, visto che è stato lo stesso Ministero a scrivere loro, puntualizzando l’incombenza – continua Sarconio, che non risparmia stoccate – Una inadeguatezza e una approssimazione unica che mette a repentaglio queste tanto attese assunzioni. Massima stima personale per l’assessore Nunzia Di Lallo ma politicamente mostra risultati non all’altezza per la risoluzione della situazione in cui vive Scafati. Ogni tre o quattro mesi, da due anni, ad ogni approvazione di bilancio, preventivo, consuntivo e ora consolidato annunciano queste assunzioni che puntualmente non arrivano”. Nel frattempo la casa comunale continua a svuotarsi per il subentro di nuovi pensionamenti, e le assunzioni restano ferme sulla carta. Stoccate anche per Nicola Cascone, Presidente della Commissione Bilancio e Arcangelo Sicignano, assessore al Commercio. “Perché non hanno detto nulla dei soldi arrivati da due mesi per la Tari, ricordo ben mezzo milione di euro, in sostegno dei commercianti che hanno subito le chiusure per le restrizioni Covid? Sempre che lo sapessero, visto che soprattutto l’assessore al commercio sembra più intento a pensare ai balli e alle magie che alla politica per cui viene pagato dai cittadini”. Scontro con i commercianti anche sul regolamento per l’istituzione della Consulta, ritirato durante l’ultimo Consiglio Comunale. Sullo sfondo alcuni articoli contestati dagli esercenti, su tutti, l’obbligo di essere in regola con il pagamento dei tributi, per accedere al voto.
Adriano Falanga