Sarno. Primo giorno di lavoro al “Villa Malta”, subito a casa

Gli operatori in arrivo dallo Scarlato costretti alle ferie fino a lunedì, gli spazi di lungodegenza non esistono tra interrogativi e posti letto mancanti

Sarno. Ospedale Martiri del Villa Malta - Agro24
Sarno. Ospedale Martiri del Villa Malta - Agro24

Presidio ospedaliero “Martiri di Villa Malta”, gli operatori sanitari in arrivo dal Mauro Scarlato costretti a tornare a casa, gli spazi di lungodegenza non esistono. In una regione dove la sanità rappresenta una questione dolorosa e caratterizzata dalla mancanza di personale, quello che è successo nella mattinata di ieri a Sarno colpisce come uno schiaffo alla miseria.

Il caso

Negli scorsi giorni, nonostante la grande polemica di sindacati ed esponenti politici, sono stati spostati dal presidio scafatese a quello sarnese medici e alcuni operatori sanitar i legati al reparto di lungodegenza. Arrivati sul posto di lavoro, però, dopo pochi minuti tutti i dipendenti pubblici sono stati costretti a terminare il proprio orario per dirigersi verso le proprie abitazioni. Il motivo è presto detto quanto assurdo: uno spazio di lungodegenza al “Martiri di Villa Malta” non esiste ancora.

L’intervento di Lopopolo

“Siamo arrivati al paradosso, le scelte scellerate dell’Asl non si concludono e il danno come sempre lo subiscono i cittadini e i pazienti” è l’attacco del segretario provinciale della Fials Salerno Carlo Lopopolo, estremamente critico sul tema “Al momento so che il problema palesato è legato ai posti letto, attualmente occupati. Ad ora i lavoratori sono in ferie fino al prossimo lunedì, aspettando di capire come questa situazione si volgerà. A Sarno il reparto di lungodegenza ha bisogno di personale, oltre che di uno spazio organizzato, che i soli trasferimenti di Scafati non riuscirebbero a coprire”. La notizia che renderebbe questo movimento di personale ancora più grottesco riguarda un possibile ritorno a Scafati, paventata come possibilità da Lopopolo “Abbiamo sempre saputo che il reparto di lungodegenza sarebbe esistito allo “Scarlato”, potrebbe tranquillamente succedere che tra un paio di mesi avverrà anche un dietrofront”.

Alfonso Romano

Alfonso Romano, 23 anni, di Scafati ma anche di Roma e Cava de' Tirreni, corrispondente de "La Città" e socio del circolo Arci Cortocircuito. A lavoro e alla lotta!