Presidio ospedaliero “Martiri di Villa Malta”, gli operatori sanitari in arrivo dal Mauro Scarlato costretti a tornare a casa, gli spazi di lungodegenza non esistono. In una regione dove la sanità rappresenta una questione dolorosa e caratterizzata dalla mancanza di personale, quello che è successo nella mattinata di ieri a Sarno colpisce come uno schiaffo alla miseria.
Il caso
Negli scorsi giorni, nonostante la grande polemica di sindacati ed esponenti politici, sono stati spostati dal presidio scafatese a quello sarnese medici e alcuni operatori sanitar i legati al reparto di lungodegenza. Arrivati sul posto di lavoro, però, dopo pochi minuti tutti i dipendenti pubblici sono stati costretti a terminare il proprio orario per dirigersi verso le proprie abitazioni. Il motivo è presto detto quanto assurdo: uno spazio di lungodegenza al “Martiri di Villa Malta” non esiste ancora.
L’intervento di Lopopolo
“Siamo arrivati al paradosso, le scelte scellerate dell’Asl non si concludono e il danno come sempre lo subiscono i cittadini e i pazienti” è l’attacco del segretario provinciale della Fials Salerno Carlo Lopopolo, estremamente critico sul tema “Al momento so che il problema palesato è legato ai posti letto, attualmente occupati. Ad ora i lavoratori sono in ferie fino al prossimo lunedì, aspettando di capire come questa situazione si volgerà. A Sarno il reparto di lungodegenza ha bisogno di personale, oltre che di uno spazio organizzato, che i soli trasferimenti di Scafati non riuscirebbero a coprire”. La notizia che renderebbe questo movimento di personale ancora più grottesco riguarda un possibile ritorno a Scafati, paventata come possibilità da Lopopolo “Abbiamo sempre saputo che il reparto di lungodegenza sarebbe esistito allo “Scarlato”, potrebbe tranquillamente succedere che tra un paio di mesi avverrà anche un dietrofront”.