Scafati. “Scafati Solidale” non basta, diaspora per i servizi Asl

Iniziano i lavori al presidio ospedaliero Scarlato nei locali dei servizi dell'azienda sanitaria locale, si prospettano uffici dirottati nei comuni limitrofi

Scafati Solidale
Scafati Solidale

Locali Asl all’interno del presidio ospedaliero “Mauro Scarlato”, la struttura di Scafati Solidale non basterà, parte dei servizi dirottati a Corbara ed Angri.

L’ennesima restrizione

Un altro boccone amarissimo potrebbe essere ingerito dalla cittadinanza scafatese, ancora estremamente provata dalla chiusura del Pronto Soccorso ormai dieci anni fa. Negli ultimi mesi il distretto sanitario 61 dell’Asl aveva comunicato lo spostamento dei servizi siti all’interno del presidio ospedaliero per via di alcuni lavori di ristrutturazione, che sarebbero partiti nelle ultime ore. Lavori invasivi secondo l’azienda sanitaria, che ha chiesto all’ex amministrazione del sindaco Cristoforo Salvati la ricerca di locali sostitutivi temporanei.

L’operazione Scafati Solidale

Dopo una lunga ricerca le parti sono convenute per l’utilizzo di parte degli uffici dello Scafati Solidale, struttura pubblica sita a due passi dalla Galleria Commerciale Plaza in zona San Pietro. Quella che fu la sede del Forum dei Giovani locale e luogo di teatro, foyer e sala prove è diventato negli ultimi anni uno scheletro di una storia breve, con mura completamente vandalizzate e arredi interni in alcune parte rovinate come più volte sottolineato da diversi articoli di cronaca. Sul luogo vigeva un problema di agibilità, che sarebbe stato superato per il piano superiore proprio in vista della locazione dei servizi dell’Asl. Le notizie però delle ultime che trapelano dall’ambiente sanitario descrivono però difficoltà vere nella sistemazione di tutti i servizi all’interno della struttura, con l’ipotesi sempre più reale di spostamenti in altri luoghi scafatesi, se non addirittura nei comuni limitrofi di Angri e Corbara.

Trasferimenti ad Angri e Corbara

Notizie che suonano come grande smacco alla cittadinanza scafatese, con una platea di oltre 40 mila persone che potrebbe essere costretta a peregrinare per kilometri per soddisfare tutte le necessità del caso. La vaccinazione per adulti sembra infatti ormai destinata a Corbara, mentre anche per quanto riguarda alcuni servizi ai minori sembra sempre più probabile lo spostamento verso Angri o in un luogo terzo a Scafati non ancora identificato. Da qui si leva forte l’allarme di Scafati Arancione, che attraverso le parole dell’esponente Raffaele Dattilo esprime tutta l’indignazione per l’ennesimo atto a danno dei cittadini del territorio: “Scafati Arancione esprime forte preoccupazione per la possibile frammentazione dei vari servizi afferenti l’ASL di Salerno sul territorio scafatese, con la conseguente distribuzione degli stessi tra i comuni del Distretto 61, quindi tra Scafati, Angri e Corbara”. Secondo l’arancione Dattilo, l’amministrazione passata avrebbe dovuto in primis spingere l’Asl ad evitare lo spostamento dei servizi per dei lavori che sono reputati non particolarmente invasivi:” Il pretesto sarebbe l’installazione dell’impianto antincendio ed il rifacimento della facciata frontale della struttura, ma questi lavori potrebbero essere eseguiti anche con il personale all’interno, garantendo il normale svolgimento delle attività e senza la necessità di abbandonare gli attuali locali dell’ASL di Scafati, come successo per i lavori svolti l’anno scorso (impianto elettrico e riparazione soffitto terzo piano) nella stessa struttura”. Dattilo conclude infine con un appello nei confronti della dirigenza distrettuale e salernitana, un appello alla ricerca di buon senso ma soprattutto di tutele sanitarie:”Siamo convinti che la dislocazione dei servizi dell’ASL comporterebbe un grave danno per i cittadini di Scafati, che dovrebbero spostarsi tra i tre comuni con conseguenti difficoltà logistiche. Rischiamo di perdere un altro servizio importantissimo per la città, com’è successo con l’ospedale una decina di anni fa, e questo non possiamo permetterlo”.

Alfonso Romano

Alfonso Romano, 23 anni, di Scafati ma anche di Roma e Cava de' Tirreni, corrispondente de "La Città" e socio del circolo Arci Cortocircuito. A lavoro e alla lotta!