Asl Salerno. Sperimentato primo intervento di trombolisi: paziente salvato da ictus

Paziente con ictus a Battipaglia curato in “telestroke”, preso in carico a distanza con consulenza neurologica erogata dall'ospedale di Nocera

Nocera Inferiore Ospedale Umberto I - Agro24
Nocera Inferiore Ospedale Umberto I - Agro24

Primo Intervento di trombolisi sull’asse Battipaglia-Nocera Inferiore:

Paziente con ictus curato in “telestroke”, preso in carico e valutato a distanza.

Il paziente

Nella giornata di ieri, presso l’ospedale di Battipaglia, un paziente colpito da ictus è stato sottoposto al primo intervento di trombolisi gestito con il protocollo “Telestroke”.

Il malore

Il paziente, 70enne di sesso maschile, è giunto al Pronto Soccorso del nosocomio cittadino nel pomeriggio dell’8 agosto 2023, riferendo una sintomatologia da poco insorta, riconducibile ad un episodio ictale (perdita di forza all’arto superiore destro, difficoltà nel parlare).

Consulenza in remoto

Fatte le prime valutazioni e ritenuto il caso eleggibile, i sanitari hanno prontamente attivato il protocollo ictus “Telestroke”, effettuando consulenza neurologica in remoto, erogata dal neurologo di guardia presso l’ospedale di Nocera mediante sistema di teleconsulto.

La terapia più idonea

Ciò ha permesso di determinare la terapia trombolitica più idonea, che è stata somministrata al paziente presso la Rianimazione del P.O. battipagliese.

Procedura salvavita

La terapia ha avuto buon esito, ed il paziente il giorno successivo è stato trasferito presso la Neurologia dell’ospedale di Nocera in buone condizioni, per svolgere ulteriori accertamenti e trattamenti.

Teleconsulto e intervento tempestivo

L’utilizzo del teleconsulto nei pazienti con ictus, recentemente implementato in via sperimentale nell’Asl Salerno presso gli ospedali di Battipaglia ed Oliveto Citra, consente a medici esperti in ictus di fornire consulenze e consigli tempestivi ai medici locali, migliorando così l’accesso alle cure specializzate specialmente in aree geografiche remote o scarsamente servite da strutture sanitarie specialistiche.

Riduzione esiti invalidanti da ictus

Ciò riduce i tempi di diagnosi e permette una decisione terapeutica tempestiva, riducendo i tempi di trattamento, che nella patologia ictale -patologia tempo-dipendente- sono molto stretti (circa 4 ore), migliorando così i risultati clinici con riduzione degli esiti invalidanti dell’ictus cerebrale.

Rosa Doberdò