Il miliardario ed ex premier georgiano Bidzina Ivanishvili, dopo aver intentato azioni legali contro il Credit Suisse presso tribunali a Singapore e alle Bermuda, ha recentemente presentato una richiesta di risarcimento anche in Svizzera, specificamente alla giustizia civile di Ginevra.
Ivanishvili, che sostiene che la banca, acquisita da UBS, abbia causato ingenti perdite a causa di frodi nella gestione dei suoi beni, chiede un risarcimento aggiuntivo di 200 milioni di franchi.
Le cause
Secondo quanto riportato dal portale di notizie online Gotham City, l’ex primo ministro accusa il Credit Suisse di “innumerevoli violazioni contrattuali e legali”. Un documento del tribunale civile, esaminato dall’agenzia di stampa AWP, conferma che la causa è stata avviata dopo che Ivanishvili ha rifiutato un deposito cauzionale del valore di 1,1 milioni di franchi.
Nel 2022, una corte delle Bermuda ha dato ragione al georgiano – coinvolto in una controversia con la banca sin dal 2011-e ha ordinato al Credit Suisse di versargli 600 milioni di dollari come risarcimento danni. A questa sentenza si è aggiunta quella del tribunale di Singapore, che l’anno scorso ha ordinato alla banca di effettuare pagamenti in favore di Ivanishvili per altri 743 milioni di dollari.
Tuttavia, la sentenza del tribunale di Singapore non è ancora definitiva e la banca ha dichiarato di voler presentare ricorso contro la decisione del tribunale delle Bermuda.
Bidzina Ivanishvili contro Credit Suisse
Ivanishvili è coinvolto in una battaglia legale contro il Credit Suisse nel caso noto come “caso Lescaudron”, dal nome di un ex consulente di spicco della banca condannato per frode nei confronti di diversi clienti facoltosi, successivamente deceduto suicida.
Questo caso è solo uno degli scandali che hanno compromesso la reputazione del Credit Suisse. La banca aveva iniziato a gestire il patrimonio di Ivanishvili alla fine del 2004, poco dopo che il miliardario georgiano aveva venduto un complesso metallurgico in Russia per 1,6 miliardi di dollari. Lescaudron aveva destinato diversi milioni di dollari da questi fondi ad altri investimenti, fino a quando le sue attività fraudolente sono state scoperte nel 2015. La banca ha affermato che sono in corso cause civili “in Svizzera e in altri Paesi” relative a ex clienti di Lescaudron, senza ulteriori commenti riguardo alle recenti azioni legali di Ivanishvili.