Cartografia e IA nella ricerca didattica: nuove frontiere

Il progetto è curato del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno, con il patrocinio della Società Geografica Italiana.

L’Università degli Studi di Salerno e Carraro Lab presentano alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum 2  progetti di intelligenza artificiale applicata alle fonti geostoriche. Quando l’intelligenza artificiale  incrocia il territorio i risultati possono essere sorprendenti, riportando a nuova vita le immagini di un passato sepolto dalla polvere del tempo. È quanto cercherà di mostrare una squadra di docenti e ricercatori che alle 15 di domani, 31 ottobre, presenteranno nella Basilica Paleocristiana di Paestum due progetti di realtà aumentata e intelligenza artificiale, nell’ambito della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.

A dare vita all’iniziativa è la cooperazione tra Pierluigi De Felice, Valerio Di Pasquale, Emiro Hernán Rodriguez Vargas e Silvia Siniscalchi (geografi, storici e informatici dell’Università degli Studi di Salerno) con Maria Gemma Grillotti Di Giacomo (coordinatrice del gruppo di ricerca interuniversitario GECOAGRI-LANDITALY [Geografia Comparata delle Aree Agricole Europee ed Extra-europee]) e Andrea Carraro della Carraro Lab, azienda specializzata nell’uso delle tecnologie informatiche applicate al territorio. Il fil rouge della presentazione verte sul rapporto tra IA e fonti della geografia storica, per evidenziare, allo stesso tempo, l’importanza del ruolo dell’intelligenza umana nel controllo dei processi creativi, ma anche illusori, della sua “competitor”. Il primo progetto, relativo alla ricostruzione del paesaggio idrico nel Reatino, punta a valorizzarne in chiave turistica la complessa realtà valliva. L’itinerario “phygital”, fisico e digitale insieme, avvalendosi delle fonti geostoriche e delle nuove tecnologie, ne ricostruisce le forme, facendo rivivere nello spazio e nel tempo il rapporto complesso tra l’uomo e la risorsa idrica. Il secondo progetto riguarda la presentazione di un GeoAtlante toponomastico “intelligente”, capace di effettuare ricerche interrelate a partire dei nomi di luogo, e di un connesso esperimento di ricostruzione di alcune zone della città di Salerno attraverso l’applicazione dell’IA a una carta della città di fine ‘500, opera del frate agostiniano Angelo Rocca. Si tratta di un’operazione in fase embrionale, fondata sulla possibilità di un nuovo approccio scientifico con implicazioni epistemologiche ricche di potenzialità inesplorate. Allo stesso tempo l’esperimento, grazie alla resa fotorealistica del risultato, punta a fornire uno strumento divulgativo fruibile dal grande pubblico, inserendo la ricostruzione dei paesaggi in un nuovo e originale filone di carte turistiche e all’interno di un visual storytelling innovativo e inedito.

L’evento, a cura del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Salerno con il patrocinio della Società Geografica Italiana, sarà moderato dal giornalista Andrea Manzi e avrà inizio con i saluti di Claudio Cerreti (Presidente della Società Geografica Italiana), Giuseppe Scanu (Presidente dell’Associazione Italiana di Cartografia), Elena Dell’Agnese (Presidente dell’Associazione dei Geografi Italiani), Riccardo Morri (Presidente
dell’Associazione Italiana degli Insegnanti di Geografia), Carla Masetti (Coordinatrice Nazionale del Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici) e Andrea Cantile (Chair of the UNGEGN’s Romano-Hellenic Division).

Marco Visconti