Il bilancio delle vittime dell’alluvione che ha colpito la Spagna continua a salire, con almeno 95 persone che hanno perso la vita nella regione di Valencia. La situazione resta critica e in evoluzione. Il governo spagnolo ha proclamato tre giorni di lutto nazionale per onorare le vittime.
Dopo 24 ore di incessante lotta contro acqua e fango, l’entità del disastro resta incerta. Le immagini di case sommerse, veicoli travolti e persone bloccate raccontano la drammaticità della situazione. Tra le 95 vittime accertate in Valencia, vi sono anche bambini e neonati.
Proseguono le ricerche dei dispersi, con decine di persone ancora non localizzate, mentre il bilancio delle vittime sembra destinato a crescere. Il premier Pedro Sanchez ha invitato i cittadini a “non abbassare la guardia” e ha garantito che saranno messe a disposizione tutte le risorse dello Stato e, se necessario, dell’Unione Europea, per fronteggiare l’emergenza.
La gravità della situazione è aggravata dai danni alle infrastrutture: diversi comuni, tra cui Torrent e Paiporta, sono stati duramente colpiti, con ponti crollati e strade chiuse che complicano le operazioni di soccorso.
Le istituzioni
Sanchez, insieme al re Felipe VI e alla regina Letizia, ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime. Il governo spagnolo ha assicurato che tutte le misure necessarie sono in atto per sostenere le comunità colpite.
Nel frattempo, emergono polemiche sulla gestione dell’emergenza. Critiche sono state mosse per il ritardo nell’emissione dell’allerta meteo, che è arrivata solo quando molte persone erano già in trappola nelle loro abitazioni.
Alcuni consiglieri locali hanno segnalato che, nonostante le previsioni di maltempo, alcune aziende hanno continuato a far lavorare i dipendenti. I tre giorni di lutto nazionale sono stati intanto organizzati per rendere omaggio alle vittime.