La statua di San Ciro, rubata la scorsa settimana dall’edicola votiva in via Massimo Stanzione al Vomero, è stata ritrovata.
I carabinieri hanno denunciato un 54enne di Soccavo, identificato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza.
Il furto, avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 ottobre, aveva suscitato preoccupazione tra i residenti, che si erano interrogati sulla sorte della statuetta, protettrice degli ammalati e patrono dei medici.
La denuncia presentata ha attivato un’indagine che ha portato all’individuazione del ladro, il quale ha poi restituito la statuetta, riportata al suo posto dai carabinieri.
Sull’episodio è intervenuto Gennaro Capodanno, presidente del comitato Valori Collinari, esprimendo “rabbia e incredulità” per il furto, che ha colpito un simbolo storico della zona. Capodanno ha sottolineato l’importanza di proteggere queste edicole devozionali, risalenti anche agli anni ’40, attraverso misure di sorveglianza per prevenire futuri atti di vandalismo.
la storia delle edicole
Molte di queste edicole furono realizzate al Vomero tra la fine dell’Ottocento e gli anni Settanta del secolo scorso. Una vicenda che ha sollevato la giusta indignazione di tantissimi residenti, particolarmente legati affettivamente all’edicola in questione, e che rivolgevano le loro preghiere al santo fin dal lontano 1949, quando l’edicola fu fondata dall’associazione Cattolica, come recita l’incisione sulla lapide marmorea posta nella stessa edicola.
Un’altra edicole devozionale sono una caratteristica del Vomero si trova a pochi passi da quella dove è avvenuto il furto, in via Cifariello, coeva alla precedente, in quanto realizzata nel 1946, dedicata alla madonna di Pompei, sulla facciata di una delle più antiche chiese del Vomero, dedicata a San Gennaro: la chiesa di San Gennariello, conosciuta anche come Piccola Pompei.
Una parte di questo importante patrimonio culturale purtroppo è andata distrutta nello scempio edilizio che ha caratterizzato il Vomero, negli ultimi settant’anni, con l’abbattimento di numerosi fabbricati sulle cui facciate erano poste le edicole devozionali.
Per fortuna se ne sono salvate diverse che andrebbero censite e salvaguardate, attraverso le necessarie opere manutentive, ma anche dotandole di telecamere per la video sorveglianza per evitare episodi di vandalismo e furti come quello che ha riguardato l’edicola di via Stanzione, ha concluso Gennaro Capodanno.