Il Consiglio Regionale della Campania ha recentemente approvato, con 34 voti favorevoli, una legge che permette al presidente della giunta regionale di candidarsi per un terzo mandato. Come riporta AdnKronos, la proposta di legge approvata, intitolata “Disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di presidente della giunta regionale” si rifà alla legge nazionale n. 165 del 2 luglio 2004 e include delle disposizioni che eliminano il limite del secondo mandato per i presidenti regionali, rendendo possibile, quindi, una nuova candidatura per Vincenzo De Luca, attuale governatore della Campania.
Il Partito Democratico campano ha sostenuto la proposta, ottenendo la maggioranza necessaria per modificare la legge regionale. Tuttavia, il sostegno a questa mossa non è unanime, con la segreteria nazionale del PD che si è espressa contro la possibilità di un terzo mandato per il governatore.
Le divisioni nel Partito Democratico
Elly Schlein, segretaria del PD nazionale, ha ribadito la contrarietà della direzione del partito a un terzo mandato per De Luca, dichiarando alle pagine del Il Mattino di Napoli che “la posizione del PD è per il cambiamento” e che De Luca non sarà lui il candidato del partito”. Anche Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e una delle figure di rilievo del partito, ha espresso il suo disaccordo. Questo contrappone nettamente la linea nazionale a quella regionale campana, creando una frattura interna che potrebbe ripercuotersi sulla tenuta della coalizione di centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali.
La Reazione del Centrodestra e il futuro della legge
Dall’altro lato, il centrodestra ha duramente criticato la norma sul terzo mandato, definendola una “norma ad personam” creata esclusivamente per permettere a De Luca di ricandidarsi. Tra le voci più critiche si segnala il viceministro Edmondo Cirielli, che ha dichiarato che il governo potrebbe impugnare la legge, ritenendola priva di fondamento giuridico. Anche altre forze politiche hanno manifestato scetticismo, e non è escluso che questa modifica normativa possa essere oggetto di ricorsi legali e contestazioni.
Le conseguenze per le prossime elezioni regionali
L’approvazione della legge rappresenta un traguardo significativo per De Luca, ma al contempo espone la sua leadership regionale a nuove sfide e incertezze. Senza l’appoggio ufficiale del PD nazionale, la sua candidatura rischia di frammentare ulteriormente il centrosinistra in Campania, riducendo le possibilità di vittoria. La segreteria del PD nazionale, infatti, insiste sulla necessità di trovare un nuovo candidato che possa rappresentare un’alternativa a De Luca, ma resta da vedere come questa spaccatura influirà sulla coalizione e sul risultato delle elezioni.
Fonti
Il Mattino
ANSA
AdnKronos