A Napoli e provincia si registrano tra 35 e 40 denunce al giorno per reati legati alla violenza di genere, con oltre 5400 procedimenti penali in un anno. L’introduzione del “codice rosso” ha incentivato le vittime a denunciare, grazie alla presenza di referenti specializzati nelle forze dell’ordine.
Secondo il procuratore aggiunto di Napoli, Raffaello Falcone, è fondamentale sradicare stereotipi e ruoli di genere per prevenire la violenza. Il decreto di ammonimento, che impone percorsi di recupero agli aggressori, ha ridotto la recidiva sotto il 10%.
Dati allarmanti emergono dall’ISTAT: il 16% dei giovani ritiene accettabile il controllo del partner e una minoranza giustifica la violenza fisica. Danila Pescina, psicologa e criminologa, sottolinea l’importanza dell’educazione per un cambiamento culturale.
Il giornalismo ha un ruolo chiave nella sensibilizzazione, come evidenziato nel corso di formazione “Stop alla violenza di genere”, organizzato a Napoli con il supporto del Gruppo Menarini.