Riceviamo e pubblichiamo
Il Segretario provinciale del PD, piuttosto che fare una seria autocritica in ordine alle scelte scellerate fatte negli ultimi anni dalla segreteria provinciale rispetto alle situazioni locali e dei comuni dell’agro nocerino in particolare, si lascia andare a considerazioni prive di logica e di realismo politico sull’elezione del Presidente del Consiglio Comunale di Pagani. E’ stata la segreteria provinciale a sponsorizzare, per la coalizione capeggiata dal PD, la candidatura a Sindaco di Nocera Superiore di Bartolo Pagano con l’appoggio di Gaetano Montalbano? E’ stata la segreteria provinciale a sponsorizzare, per la coalizione capeggiata dal PD, la candidatura a Sindaco di Pagani di Angelo Grillo? Il buon Landolfi è immemore della storia personale e politica di queste persone? Qualcuno gliene ha mai parlato? Non sa – o finge di non sapere – come Montalbano ha governato a Nocera Superiore e con l’appoggio di quali personaggi, Edmondo Cirielli in primis? Non sa – o finge di non sapere – che Angelo Grillo, già assessore di Forza Italia nella Giunta Regionale presieduta dal fascista Rastrelli, è stato tra i padrini politici di Alberico Gambino che ha rappresentato la distruzione, politica, finanziaria, culturale e sociale della città di Pagani?
E, allora, che titolo ha per discettare sull’elezione del Presidente del Consiglio Comunale di Pagani? Forse preferisce cementare la già collaudata alleanza di Calce Vincenzo, proprietario e segretario di fatto del PD di Pagani, con Massimo D’Onofrio ed i suoi, tutti diretti eredi di Gambino? La dichiarazione di Landolfi pubblicata sul giornale La Città edizione 08 luglio 2014 ed il pedissequo comunicato del circolo PD di Pagani, sono solo espressione di rabbioso risentimento. Il PD di Pagani si lamenta della mancata elezione di Giusy Fiore – moglie di Calce Vincenzo – a Presidente del Consiglio Comunale di Pagani; ma se fosse stata eletta, non sarebbero stati necessari i voti della maggioranza o erano sufficienti i voti della minoranza? e di quale minoranza? sicuramente quella che ha visto consolidata la antica alleanza tra quelli che oggi reggono il PD di Pagani e l’entourage gambiniano, (D’Onofrio e company), che ancora oggi – congiuntamente – continuano solo a fare polemiche pretestuose ed accusare temerariamente la figura di Antonio Donato e non si preoccupano minimamente di fare l’opposizione in maniera determinante sul governo della città, presentando proposte utili per migliorare le condizioni di vita dei paganesi.
Un dato è già chiaro “La Città che Vogliamo” è e sarà l’unico movimento civico, l’unica opposizione che contrasterà la maggioranza di Salvatore Bottone sulla legittimità e sull’utilità dei provvedimenti, che presenterà proposte realistiche , come quelle già depositate presso la casa comunale: – di modifica della delibera n. 5 del 27/10/2012, ovvero di cambiare il numero delle tariffe dell’acqua, portandolo dalle attuali cinque a quattro, di innalzare la quota minima trimestrale di consumo, di ridurre della metà il costo fisso del servizio idrico; – di obbligare la Gori S.p.A. a realizzare i progetti previsti nel piano d’ambito, in difetto di risolvere il contratto stipulato tra il Comune di Pagani e la Gori S.p.A, avente scadenza il 2033 per inadempimento contrattuale; – di sottoscrivere il Codice Etico degli Amministratori, la c.d. Carta di Pisa – già firmato da Antonio Donato e Rita Greco – che vincola tutti gli amministratori comunali a servire la Comunità con diligenza e rettitudine, a svolgere il mandato evitando situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine del Comune, a garantire una piena trasparenza patrimoniale fornendo, tramite la pubblicazione su internet nel sito del Comune, i dati relativi alle attività professionali svolte, ai redditi, agli incarichi ricevuti, nonché ai potenziali conflitti di interesse, ecc.
I restanti consiglieri comunali “dell’opposizione” e gli amministratori della maggioranza sottoscriveranno il Codice Etico degli Amministratori, la c.d. Carta di Pisa? D’Onofrio sicuramente no, atteso che sul giornale La Città edizione 18 luglio 2014 ha dichiarato che il Codice Etico “è un groviglio di inutili proposte demagogiche”. In ogni caso, si deve ritenere che le dichiarazioni del Segretario provinciale del PD ed i vari comunicati del PD di Pagani siano atti dovuti, dettati da una condizione di necessità. Visti i metodi sperimentati nelle riunioni del PD di Pagani, se non si fosse accondisceso alla pretesa presa di posizione di far eleggere Giusy Fiore – moglie di Calce Vincenzo – a Presidente del Consiglio Comunale di Pagani, sarebbe stata a rischio la loro incolumità personale. Pagani lì, 18 luglio 2014 Il Movimento “La Città che Vogliamo”
Il Coordinatore Fir.to Avv. Aniello Novi