Antonio Donato, un presidente nel mirino. Fin dalla sua elezione, l’ex sindaco è vittima del fuoco incrociato che proviene sia dai banchi della maggioranza che da quelli dell’opposizione.
L’esponente de “La città che vogliamo, è stato attaccato duramente e in questi sette mesi e le polemiche non si sono mai sopite. Donato è stato “accusato” di aver ottenuto la carica per aver stipulato un patto elettorale con il sindaco in vista del ballottaggio, di essersi appiattito sulle posizioni della maggioranza e, nelle ultime settimane, soprattutto dal Pd sono giunte frecciatine circa il suo operato da presidente. Giusy Fiore, ad esempio, ha lamentato di non essere stata inviata alla conferenza dei capigruppo. Circostanza, immediatamente smentita, carte alla mano dallo stesso Donato. Non solo. L’atteggiamento assunto dal presidente del Consiglio comunale nell’ambito della seduta convocata per la costituzione della “Pagani Servizi Srl”, è stato duramente contestato dalla maggioranza, tanto che qualcuno si era detto pronto a presentare una mozione di sfiducia.
A quelle che definisce “chiacchiere”, Donato di rispondere con i fatti, presentando i risultati del lavoro svolto in questi mesi. “Nove consigli comunali, sessantaquattro delibere approvate, i numeri testimoniano che l’assise sta lavorando bene –ha dichiarato l’ex primo cittadino-. Sono stati approvati provvedimenti importanti e c’è stata grande partecipazione”.
Donato va poi nel dettaglio, evidenziando anche come il suo gruppo si è astenuto o ha votato contro quei provvedimenti che non li convincevano appieno. “Io rivendico la mia idea, se sono convinto voto a favore se non sono convinto voto contro –ha chiarito-. Allo stesso tempo rivendico il rapporto istituzionale corretto che ho instaurato con il sindaco. Vorrei che fossero giudicati i fatti e che si lasciassero fuori pregiudizi e questioni antiche”.
Il Movimento “La città che vogliamo”, inoltre, evidenza che “non ha mai stipulato durante e dopo il ballottaggio con Salvatore Bottone alcun patto elettorale o accordo politico o di collaborazione per amministrare la città”, che “Antonio Donato e Rita Greco hanno sempre votato contro i principali atti politici dell’attuale maggioranza, come ad esempio la relazione programmatica del Sindaco ed il bilancio di previsione 2014, definendolo, tra l’altro, un bilancio “senza anima e senza vitalità”, che i due consiglieri “hanno votato contro la variante urbanistica per la riconversione industriale del complesso ex Fatme per la poca chiarezza della legittimità della procedura amministrativa e per la totale assenza di un piano industriale ed occupazionale”, mentre “hanno votato a favore di provvedimenti che sicuramente saranno utili alla città, come ad esempio il Regolamento per l’istituzione ed il funzionamento delle Commissioni Consiliari Permanenti e la realizzazione di nuovi alloggi Iacp”.